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Commenti al testo di Roberto Maggiani
Linfinito da una ferita

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 12/02/2012 22:55:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Cara Rosaria ti ringrazio per questo tuo ritorno, così tanto gradito per la capacità di rifocalizzare alcuni aspetti di questo scritto.

 rosaria fiore - 12/02/2012 19:23:00 [ leggi altri commenti di rosaria fiore » ]

Maggiani, mi affascina questa tua via scientifica alla totalità dell’essere, questo tuo trovare la dimensione spirituale partendo dagli atomi e dagli aminoacidi per arrivare ad un senso dell’etica che si allarga oltre i ristretti confini dell’umano per diventare il canto dell’Universo.
La parte che porta il titolo "Chi glielo dice?" è quella che mi coinvolge di più, quella dove trovo più sofferta e poetica la tua riflessione. Il finale di questo brano, "Ma chi glielo dice tutto questo a coloro che, oppressi dall’ingiustizia, ancora guardano al suolo con dolore e mestizia?" trasuda umana pietà e slancio di fratellanza, da parte di un uomo capace di vedere l’infinita beltà dell’universo ma anche la tragica e banale tristezza di tante esistenze.
rosaria


 Loredana Savelli - 01/08/2011 19:57:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Incantata da tanto sapere, saper dire, saper essere.
W l’astrofisica e il modo stupefatto con cui la trasmetti in questo bellissimo testo (ripescato come una meteora nel firmamento).

Ciao!

 Maria Musik - 02/04/2011 09:28:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Che dire: è tutto vero e tutto, al contempo, falso!
Invidio questa certezza saggia da marinaio che conosce le rotte quanto il navigare a vista ed ha la coscienza dell’imponderabile; questa conoscenza da sacerdote che è riuscito a raggiungere l’ultima "terrazza" della Ziggurat; questo candore e questa speranza sparata oltre l’oltre.
Ma io sono formica, mi affanno camminando sulla biglia, trascinando una mollica cento volte più pesante di me. Il tuo narrare mi distrae un po’ dal compito grave e di questo ti sono immensamente grata ma continuo a pensare che un 8 rovesciato sia solo il primo e l’ultimo di una sequenza di numeri di cui, oramai, poco mi frega. Ed anche alle stelle sono grata perchè, benchè lontane, splendono anche per la formica.
Ma, infondo, questo è il bello della vita, del nascere diversi e complementari: tu sei gabbiano ed io formica, eppure ci parliamo e ci capiamo. Tu puoi incantarmi e nutrirmi con i racconti di ciò che, mentre voli, puoi vedere, al di sopra e al di sotto ed io posso, con la mia vita da formica, essere per te "memento" affinchè non dimentichi mai che la terra è piena di formicai e i formicai son pieni di formiche e che, in molte, avrebbero voluto essere gabbiani.
Chissà, forse, anche un po’ per questo, hai creato Larecherche!

 roperius - 01/04/2011 18:28:00 [ leggi altri commenti di roperius » ]

In pace e in guerra
per amare soltanto basta
partire e dividere
preparare e sopravvivere
al futuro,
basta
declinare L’INFINITO -
amare e distinguere
da questo tempo di sofferenza
entrano
nel misurare
nel correggere
reprimere, applaudire
chi elude di retorica la tragedia
di schiavitù della fame

(1982)